Dom. Set 8th, 2024

Il Covid si abbatte sull’economia: quali settori si sono dimostrati più resilienti?

L’anno che sta volgendo al termine, non passerà alla storia come il migliore nella storia dell’umanità. Tutt’altro. L’avvento della pandemia ha letteralmente cambiato la vita di ogni singolo individuo, certamente non in chiave positiva. Alcuni aspetti della quotidianità sono venuti meno in diversi momenti della pandemia: mangiare una pizza con gli amici, bere un caffè o, molto più semplicemente, ritrovarsi nelle piazze o nei parchi delle nostre città e paesi.

Va da sé che, per quanto ovvio, la crisi sanitaria si è trasferita, poi, in ambito economico, come testimoniano i dati fortemente in discesa del PIL di tutte le economie mondiali, complice, nella maggior parte dei casi, il primo fortissimo lockdown della scorsa primavera, quando la maggior parte delle industrie, se non quelle definite “essenziali”, hanno dovuto bloccare la propria produttività.

Grande distribuzione alimentare e farmaceutico

Non è casuale come i settori che non hanno interrotto la loro produttività siano quelli che chiuderanno il 2020 col segno positivo. Le grandi catene di supermercati, ad esempio, non possono certamente lamentarsi: il fatturato, nella maggior parte dei casi, è aumentato rispetto al 2019, allorquando aveva fatto registrare una piccola flessione in questo specifico settore.

Chiusi nelle proprie case per rispettare quanto disciplinato dai decreti ministeriali, gli italiani si sono scoperti chef o reinventati cuochi. La spesa al supermercato, oltretutto, era uno delle poche opportunità concesse alle persone per poter uscire dalla propria abitazione. E in molti, non di rado, si concedevano la loro uscita quotidiana per recarsi al supermercato, anche solo per acquistare un litro di latte o un po’ di pane.

Anche il settore farmaceutico, nel suo complesso, ha retto l’onda lunga della crisi causata dal covid, specie quei comparti che, direttamente o indirettamente, hanno avuto a che fare con la pandemia. I dati, inoltre, testimoniano, chiaramente, come le aziende impegnate nella ricerca di un vaccino efficace nella lotta al virus abbiano ottenuti degli importanti ritorni economici.

Il caso della Pfizer, primo colosso farmaceutico che ha dichiarato di aver brevettato un vaccino efficace nella lotta al virus, è certamente il più lampante. Stessa cosa dicasi, ad esempio, anche per l’americana Moderna, che ha visto crescere sensibilmente il proprio valore in Borsa dopo aver annunciato la scoperta di un vaccino con un’efficacia di quasi il 95% a differenza del 90% dichiarato dalla concorrente Pfizer.

Volano alcuni comparti del mondo di internet e del digital

Chi ha tenuto la “schiena dritta” durante la pandemia è stato il settore dei servizi legati a Internet e al mondo digital, che in alcuni casi sono addirittura letteralmente esplosi durante i vari lockdown avvenuti nel corso degli ultimi mesi. L’esempio più calzante arriva direttamente dal mondo dell’e-commerce, unica arma, specie nel periodo primaverile, per poter accedere a beni e servizi considerati “non essenziali”.

Il successo di Amazon è la fotografia migliore di come anche l’Italia, seppur in notevole ritardo rispetto ad altri grandi paesi europei, abbia toccato con mano i benefici del mondo degli acquisti online, che variano dalla comodità di ricevere il bene richiesto al proprio domicilio, senza doversi recare in luoghi affollati come i centri commerciali, e soprattutto da un forte risparmio in termini di commissioni economiche. L’e-commerce, però, non è stato l’unico settore del mondo “digitale” ad aver trattato dei vantaggi, seppur indiretti e involontari, dall’avvento del covid 19.

Basti pensare al forte consenso di pubblico ottenuto dai siti dedicati al mondo degli adulti, in grado di intrattenere tutti quei soggetti che non hanno potuto incontrare il proprio partner durante i duri mesi del lockdown: una webcam piccante con una ragazza scelta nella lista escort di Asti, un video hot o una chat pepata con una professionista dell’eros, sono stati tra gli svaghi preferiti dai nostri connazionali.

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