Da quanto tempo la Juventus voleva rigiocare contro il Napoli, tra l’altro in casa, e viceversa. Per il Napoli, il match di andata contro i bianconeri arriva dopo un’altra partita decisiva, quella contro l’Inter persa tre a zero. Il Napoli così, con i suoi giocatori che hanno fatto sognare tutti nella scorsa stagione, arriva a perdere due partite decisive per comprendere se quel sogno può continuare subito. E lo scriviamo perché sia Juventus che Inter sono due squadre che hanno vinto molti scudetti, sono sempre prime in classifica tolti alcuni anni cruciali o di trasformazione o di riposo.
E perché, il Napoli in questi anni ha sempre raggiunti i primi posti per poi essere scanzata da Juventus, Inter, Milan e qualche volta anche da Roma e Lazio. Però, le parole del presidente Laurentiis alla cerimonia di consegna cittadinanza a Spalletti dicono tutto. Il Napoli non può vincere tutti gli anni ma può vincere perché ad ogni stagioni ci sono condizioni diverse, nuove forze o strategie da conoscere e affrontare.
Dalla quindicesima giornata, il Napoli esce al sesto posto, dietro Bologna e davanti a Fiorentina e Atalanta. Il prossimo avversario del Napoli sarà il Cagliari, mentre la Juventus va in trasferta contro il Genoa. Calendario, quote e statistiche le abbiamo analizzatye anche su questo sito.
Juventus Napoli: il goal, la formazione
Goal al 51 minuto di Federico Gatti, difensore che sta raccogliendo il meglio del meglio dalla Juventus con cui sta segnando più goal nella sua carriera rispetto ad altre squadre. Dopo questa rete ci saranno un goal annullato e diversi cartellini gialli, in campo la tensione sale. Il goal del difensore arriva grazie all’assist di Cambiaso e grazie a passaggio di McKennie. Pallone sul sinistro, cross su secondo palo, presenza di Rrahmani e colpo di testa.
La Juventus è entrata in campo con formazione 3-5-2. In porta Szczesny, in difesa Gatti, Bremer e Danilo. Centrocampo a cinque con Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic. Vlahovic e Chiesa in attacco. La panchina della Juventus è così composta: Alex Sandro, Milik, Samuel Lling Junior, Moise Kean, Daniele Rugani. Questi cinque giocatori entreranno in sostituzione durante il match. Huijesn, Yildiz, Miretti, Pinsoglio, Perin, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende finiscono la panchina bianconera.
Il Napoli ha scelto formazione 4-3-3. Meret in porta. Natan, Jesus, Rrhmani e Di Lorenzo in difesa. Zielinski, Lobotka e Anguissa in centrocampo. Sbaratskhelia, Osimhen e Politano in Attacco davanti a Vlahovic e Chiesa. La panchina di Mazzari: Elmas, Simeone, Cajuste, Zanoli e Raspadori. Questi cinque giocatori faranno sostituzione nel corso della partita. Poi, Demme, Contini, Zerbin, Lindstrom, Ostigard, Gaetano e Gollini concludono la panchina del Napoli.
Le statistiche: forza in campo ma il risultato che conta è il goal
La partita contro il Napoli non è stata semplice, i calciatori di Mazzari hanno messo a dura prova la Juventus. Tanti i tiri totali, pochissimi quelli verso la porta. Attacco, difesa, passaggi, precisione dimostrano un Napoli tecnicamente forte ma che non riesce a portare a casa il risultato più importante. È anche vero che in Serie A ritroviamo una Juventus rinnovata, che finora ha perso soltanto una partita e gareggia contro un Inter in classifica altrettanto potente. Anno decisivo per il Napoli, anno decisivo per la Juventus fra trascorsi giudiziari e il caso doping di Pogba che però lascia indifferente Allegri che ha altre risorse da impiegnare in campo.