Cambia la società proprietaria ma non cambia lo stile di crescita dell’Inter, questo perché c’è una presidenza e una preparazione tecnica che rimangono fedeli ad uno stile di crescita e competitività che il club ha costruito negli anni, caratterizzandosi nel panorama dei club calcistici italiani ed europei. Quello che è certo è che la vittoria del nuovo scudetto riconferma il club, anche nelle prime quote antepost 2024/2025 (analisi su https://22betlink.info/) come squadra favorita e competitiva, soprattutto contro Juventus e Milan le squadre che in questi anni hanno occupato i primi posti sia negli elenchi bookmakers che in classifica o statistiche. Marotta in questi giorni si è espresso sul calciomercato e anche sull’Inter sotto la nuova proprietà americana, vediamo che cosa ha detto.
Dieci proprietà straniere nella Serie A
Beppe Marotta ha analizzato tante cose dell’Inter campione in carica, partiamo dalla Serie A che ha il fenomeno delle proprietà straniere, ben dieci club. Poi ha parlato di partite di Serie A e mondiali.
Beppe Marotta esprime ottimismo per la Nazionale, evidenziando il clima positivo e l’organizzazione del gioco sotto la guida di Spalletti. Suggerisce che il Mondiale per club sovraccarica i calendari e sostiene la riduzione della Serie A a 18 squadre per evitare infortuni e mantenere l’attrattività. Frattesi è lodato per la sua versatilità e forza agonistica. Marotta apprezza gli investimenti stranieri in Serie A, cruciali per la competitività, e critica le spese folli degli agenti, auspicando una regolamentazione. Inzaghi è considerato un allenatore moderno con qualità umane e competenza. L’Italia deve risolvere i problemi degli stadi per attrarre investitori. Infine, il rinnovo di Lautaro è quasi concluso, con l’Inter sempre competitiva e ambiziosa.
Beppe Marotta ha sottolineato che il problema degli stadi in Italia è grave a causa della lentezza burocratica, scoraggiando potenziali investitori. Gli stadi italiani hanno un’età media di oltre 70 anni, rendendo difficile la valorizzazione come nel resto d’Europa. Ha individuato Rozzano come una possibile nuova sede e menzionato la proposta del Comune di Milano per la riqualificazione di San Siro.
Marotta ha descritto Frattesi come un giocatore molto valido per la sua forza agonistica e versatilità tattica, adattandosi bene alle richieste di Inzaghi e Spalletti, enfatizzando l’importanza di avere giocatori molto flessibili e originali in campo, caratteristiche importanti per un club competitivo a livello europeo.
Arabia Saudita, analisi su Oaktree di Marotta e il ritorno di Antonio Conte
Beppe Marotta ha evidenziato che la qualità sportiva dei club di calcio di tutte le serie rappresenta un importante patrimonio per il calcio italiano, sottolineando la necessità di tutelarlo. Ha sottolineato che l’Italia non è più l’Eldorado del calcio, ma un campionato di transizione che deve saper attrarre e sostituire giocatori senza ricorrere a ingaggi sconsiderati. Riguardo Oaktree, ha commentato che l’investitore mira a garantire continuità e stabilità finanziaria, promuovendo la valorizzazione dei giovani talenti senza indulgere in spese eccessive. Sull’arrivo di Antonio Conte al Napoli dalla Premier League, Marotta ha espresso il desiderio che il campionato italiano diventi sempre più competitivo, con squadre in lotta per lo scudetto e allenatori di successo che contribuiscano all’attrattività della Serie A.
Beppe Marotta ha sottolineato che la gestione Oaktree alla Inter mira a garantire continuità e stabilità finanziaria, rifiutando spese eccessive e promuovendo invece la valorizzazione dei giovani talenti. Con 10 proprietà straniere in Serie A, Marotta ha evidenziato la fine del mecenatismo tradizionale, accogliendo positivamente l’apporto di capitali esteri per mantenere la competitività italiana. Ha criticato le alte commissioni agli agenti, che nella scorsa stagione hanno raggiunto un miliardo di euro, sottolineando la necessità di regolamentazioni più chiare. Riguardo agli stadi italiani, Marotta ha lamentato la lentezza burocratica e la vecchiaia strutturale, auspicando una soluzione definitiva per valorizzare adeguatamente questo patrimonio.
Carriera e vita personale di Beppe Marotta
Giuseppe Marotta, noto come Beppe, nato a Varese il 25 marzo 1957, è un influente dirigente sportivo italiano. La sua carriera ha inizio giovanissimo nel settore giovanile del Varese, per poi diventare direttore generale in vari club tra cui Monza, Como, Ravenna e Venezia. Il suo periodo più illustre è stato alla Juventus dal 2010 al 2018, dove ha contribuito alla rinascita della squadra vincendo sette scudetti consecutivi e portando la squadra a due finali di Champions League. Dal 2018 è alla Inter, dove ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato dell’area sportiva e recentemente è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione. Marotta è anche presidente dell’Associazione Direttori Sportivi e ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi come la Stella d’oro al merito sportivo. La sua leadership è stata crucialmente influente nel calcio italiano contemporaneo.
Oaktree Capital Management, questa sconosciuta
Scopriamo le attività di Oaktree il cui arrivo nella proprietà dell’Inter ha rappresentato anche un fulmine a ciel sereno. Oaktree Capital Management, nota semplicemente come Oaktree, è una potenza globale nella gestione patrimoniale con un focus su investimenti alternativi. Fondata nel 1995 come affiliata del TCW Group, Oaktree si è rapidamente distinta per il suo approccio innovativo agli investimenti ad alto rendimento. Specializzata in “titoli in difficoltà”, la società gestisce un portafoglio di asset che ammonta a 190 miliardi di dollari al 31 dicembre 2023, servendo una clientela diversificata che include importanti piani pensionistici e istituzioni finanziarie globali. Nel 2019, Brookfield Corporation ha acquisito una quota di controllo del 62% in Oaktree, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel mercato. Con sede a Los Angeles e una presenza globale, Oaktree continua a guidare il settore con investimenti strategici in tutto il mondo, incluso il recente ingresso nell’azionariato dell’Inter, segnando un nuovo capitolo nella sua storia di successo internazionale.