Doppietta e un assist per l’ex City che conquista tutti, ma la difesa preoccupa ancora Conte
Una stella nuova brilla nel firmamento napoletano. Il Napoli di Antonio Conte ha trovato nel talento cristallino di Kevin De Bruyne la risposta che cercava dopo le ultime uscite poco convincenti. Il centrocampista belga ha letteralmente trasformato la squadra partenopea nel test amichevole contro il Girona, squadra che ospita nelle proprie fila il futuro acquisto azzurro Gutierrez. Una prestazione sontuosa quella dell’ex Manchester City, che in appena 23 minuti ha confezionato un assist perfetto per il colpo di testa di Di Lorenzo e realizzato una doppietta che ha indirizzato definitivamente il match sul 3-0, prima che gli spagnoli accorciassero le distanze. Una serata di calcio estivo che ha entusiasmato i tifosi napoletani, simile all’emozione che si prova quando si seguono competizioni appassionanti come quelle presenti su https://www.toprally.it/, dove strategia e talento si fondono come nel gioco di De Bruyne.
Il tandem belga che fa sognare i tifosi
La prima rete del campione belga è arrivata grazie alla collaborazione del connazionale Lukaku, che ha dimostrato di aver ritrovato brillantezza e forma fisica dopo un mese di intenso lavoro tra i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. Big Rom ha servito a De Bruyne un pallone che il centrocampista ha trasformato in oro, firmando il 2-0. Passano appena otto minuti e il numero 15 azzurro decide di fare tutto da solo: diagonale potente e preciso che non lascia scampo al portiere avversario per il 3-0.
Conte ha schierato l’ex City come unico nuovo acquisto nella formazione titolare, preferendolo a McTominay, mentre il resto dell’undici iniziale richiamava fortemente quello del quarto scudetto, con Meret tra i pali e Juan Jesus al centro della retroguardia. L’intesa tra Lukaku e De Bruyne, già collaudata nelle esperienze condivise in nazionale, promette di regalare grandi soddisfazioni ai tifosi partenopei durante la stagione ufficiale.
Una difesa ancora da registrare
Se l’attacco sorride, la difesa continua a mostrare preoccupanti segnali di fragilità. La retroguardia che nella scorsa stagione era stata la migliore d’Europa sembra aver smarrito compattezza e attenzione. Gli otto gol subiti in cinque partite estive rappresentano un campanello d’allarme che sicuramente non è sfuggito alla meticolosa analisi di Antonio Conte.
Il Girona, guidato dall’esperto attaccante ed ex Reggina Stuani, è riuscito ad approfittare di alcune disattenzioni difensive del Napoli, accorciando le distanze e costringendo gli azzurri a mantenere alta la concentrazione fino al termine dell’incontro. Pur trattandosi di calcio estivo, dove le gambe sono pesanti e i meccanismi ancora da perfezionare, è evidente che servirà maggiore aggressività in fase di copertura, soprattutto all’interno dell’area di rigore. I fan che seguono le partite attraverso le molteplici piattaforme disponibili – anche se molti match non sono accessibili in streaming legale a causa delle complesse questioni legate ai diritti televisivi – hanno potuto osservare questa dicotomia tra un attacco brillante e una difesa ancora vulnerabile.
Esperimenti tattici per il futuro
Nella ripresa, Conte ha sfruttato l’occasione per sperimentare soluzioni tattiche alternative, cercando di trovare un equilibrio che permetta di sfruttare tutta l’abbondanza di talento a disposizione nel reparto centrale. Il tecnico salentino ha provato un 4-4-2 con De Bruyne schierato da seconda punta, ruolo interpretato nella passata stagione da Raspadori, ora trasferitosi all’Atletico Madrid.
Questa versatilità del belga offre all’allenatore azzurro diverse opzioni tattiche, rendendo la squadra potenzialmente imprevedibile per gli avversari. La capacità di De Bruyne di adattarsi a diverse posizioni e interpretare vari ruoli rappresenta un valore aggiunto fondamentale per un Napoli che punta a tornare protagonista dopo la deludente stagione passata.
La risposta che Conte cercava sia sul piano della prestazione che del risultato è arrivata, e porta il nome di Kevin De Bruyne. Il talento belga si candida già a diventare il faro tecnico di una squadra che, una volta sistemati i problemi difensivi, sembra avere tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato italiano.
La stella polare che guiderà il cammino degli azzurri è stata individuata: il Napoli del futuro parla belga e ha il viso angelico di un campione che, nonostante l’età non più verdissima, dimostra di poter ancora fare la differenza ad altissimi livelli.