La protezione della privacy è un aspetto sempre più cruciale, e Google sta lavorando per migliorarla con alcune novità importanti dedicate ai suoi smartphone di punta, i famosi Pixel, che ormai rappresentano una garanzia nel mercato da diversi anni. Le nuove funzionalità introdotte saranno estremamente utili in molti ambiti della vita quotidiana.
Ad esempio, renderanno più sicuri gli acquisti su e-commerce, anche in versione mobile, e proteggeranno la navigazione su app e social network, spesso vulnerabili a rischi per la sicurezza. Questi aggiornamenti si rivelano fondamentali anche per chi trascorre tempo giocando su videogames o accede a bookmakers online (clicca qui per maggiori informazioni), offrendo un’esperienza più sicura e fluida.
Entriamo nel dettaglio di queste innovazioni che potrebbero cambiare il modo in cui utilizziamo i Pixel per le attività di tutti i giorni.
Che cos’è e cosa sappiamo sull’Identity Check
Non solo i Pixel: anche Samsung, il brand più legato a Android e Google, introdurrà immediatamente le novità su alcuni modelli Galaxy, confermando il suo ruolo di punta nel panorama Android. I Galaxy sono da sempre dispositivi di riferimento, e ora Google lancia una nuova funzione di sicurezza avanzata chiamata “Controllo Identità” (a livello internazionale, Identity Check), che promette di alzare il livello di protezione dei dati personali.
Questa funzionalità è stata progettata per proteggere al meglio i dati sensibili conservati sugli smartphone, pensati non solo per l’uso quotidiano, ma anche per professionisti, studenti, insegnanti e genitori che custodiscono molte informazioni sui propri dispositivi. In un’epoca in cui il rischio di fughe di dati o furti informatici è in aumento, Google offre strumenti all’avanguardia per rafforzare la privacy.
La funzione richiede l’attivazione dell’autenticazione biometrica per accedere a dati sensibili, oltre a impostazioni avanzate per l’account e il dispositivo. Tra le novità ci sono la richiesta frequente di modifiche al PIN, la verifica continua dei dati biometrici, il controllo dell’antifurto attivo e l’accesso tramite passkey.
Con questo sistema, Samsung e Google garantiscono un livello di protezione a 360 gradi, ideale per chi non vuole scendere a compromessi sulla sicurezza.
Che cosa sappiamo di più su funzioni biometriche, antifurto e, soprattutto, intelligenza artificiale?
Le nuove funzionalità introdotte da Google su Android puntano a migliorare la sicurezza dei dispositivi, sfruttando autenticazione biometrica, tecnologie antifurto e sistemi avanzati basati su intelligenza artificiale. Tra le novità principali troviamo il Controllo Identità, un sistema di protezione che richiede la verifica tramite dati biometrici – come impronte digitali o riconoscimento facciale – per accedere a impostazioni sensibili, ma solo quando il dispositivo si trova in luoghi non riconosciuti come attendibili. Gli utenti possono definire questi luoghi, come casa o ufficio, per ridurre al minimo le richieste di autenticazione in contesti sicuri.
La funzione si attiva automaticamente in luoghi “non attendibili”, prevenendo accessi non autorizzati anche in caso di furto o utilizzo da parte di terzi. Questo rappresenta un livello di sicurezza avanzato, pensato per proteggere i dati personali e sensibili custoditi sullo smartphone, specialmente per chi usa il dispositivo per lavoro o conserva informazioni critiche.
L’antifurto intelligente è un altro elemento chiave di questa suite di protezione. Grazie all’intelligenza artificiale, il sistema può rilevare movimenti anomali, come un tentativo di sottrarre il telefono con la forza. In tali casi, il dispositivo attiva automaticamente il blocco dello schermo, impedendo l’accesso ai dati. Inoltre, sono disponibili funzioni come il Blocco da remoto, che consente di bloccare il telefono rubato tramite un portale online, e il Blocco offline, che interviene se il dispositivo viene messo offline per un periodo prolungato.
Queste tecnologie sono già operative sui Pixel e sui Samsung Galaxy con One UI 7, ma si prevede che verranno estese ad altri dispositivi Android entro il 2025. Google dimostra così un impegno crescente nella protezione dei dati e nella prevenzione dei furti, sfruttando al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale.