L’industria manifatturiera italiana consolida la propria posizione nei principali mercati internazionali: per la prima volta la vendita all’estero dei prodotti Made in Italy supererà la soglia del 50% del fatturato realizzato dalle aziende del settore. È quanto emerge dalla recensione di Intesa Sanpaolo, che evidenzia il buono stato di salute e la solidità dell’imprenditoria italiana: più della metà di quanto viene prodotto nel Belpaese, infatti, viene venduto con successo ai buyer internazionali, sempre più interessati all’acquisto del Made in Italy.
Stando alle opinioni degli esperti le performance raggiunte dalle aziende del settore sono il risultato evidente dell’adozione di strategie di sviluppo commerciale estero orientate alla promozione di prodotti di fascia medio alta, in grado di intercettare la domanda dei più importanti buyer internazionali.
La recensione sembra confermare le opinioni degli esperti di export, che ritengono indispensabile l’adozione di strategie su misura per intercettare la domanda di prodotti di qualità nei mercati stranieri. Sono un esempio le recensioni pubblicate sul sito di EGO International, l’azienda di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese, che ribadiscono la necessità di adottare strategie di sviluppo commerciale estero in grado di guidare i board aziendali nella scelta dei mercati più adeguati e strutturati in cui vendere i prodotti locali. Per esportare i prodotti all’estero, ribadisce EGOInternational, è infatti importante avviare un’approfondita analisi del mercato target, che permetta di scegliere le migliori modalità di ingresso e distribuzione delle merci nel paese di riferimento.
I dati riportati nella recensione sottolineano il consolidamento della quota di export rispetto al biennio precedente e identificano i settori che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle esportazioni. Stando alle opinioni degli analisti, tra i settori più dinamici troviamo l’elettrotecnica, la meccanica, l’elettronica e l’industria degli autoveicoli e delle moto, seguiti dall’industria della moda e da quella farmaceutica.
Le opinioni riportate nella recensione evidenziano quanto sia importante la gestione del passaggio generazionale, che incide sulla propensione delle imprese ad adottare le nuove tecnologie. A riguardo EGOInternational si è espressa ribadendo il ruolo strategico svolto dai nuovi strumenti di digital marketing per lo sviluppo dell’industria italiana nei mercati stranieri. L’utilizzo strategico e consapevole del Web, ribadisce EGO International nel suo blog, permette di raggiungere un maggior numero di potenziali clienti interessati all’acquisto dei prodotti Made in Italy.
Le opinioni degli analisti fanno emergere il significativo processo di convergenza tra l’industria italiana e i principali competitor europei: l’imprenditoria locale è infatti riuscita a rafforzare la redditività e la patrimonializzazione delle aziende. Le imprese del settore potranno beneficiare inoltre dei fondi messi a disposizione dal PNRR, con cui sarà possibile sostenere il ciclo di investimenti e controbilanciare l’attuale andamento dei consumi.
I dati sembrano inoltre confermare le analisi di EGO International, che considera gli incentivi destinati a stimolare l’adozione dei nuovi strumenti digitali un ottimo investimento per il futuro. Gli investimenti continueranno infatti a rappresentare il principale volano di crescita delle aziende italiane: potranno essere utilizzati per l’acquisto di macchinari avanzati e per l’adozione dei nuovi strumenti digitali, dando un nuovo impulso alle vendite all’estero del Made in Italy.